Il tema di questo mese è piuttosto controverso; ogni volta che ne parlo con amici ed amiche, ci ritroviamo sempre ad avere opinioni discordanti.
Le generazioni del passato, in particolare quelle delle donne fino agli anni ’40-’50 del secolo scorso, erano state educate ad accettare e perdonare l’eventuale tradimento da parte del marito. Ma poi, con le generazioni successive, sappiamo bene che le cose sono cambiate.
Io conosco persone, donne e uomini, che hanno deciso di fare entrambe le scelte: c’è chi ha scelto di perdonare il proprio partner, assumendosi anche una parte di responsabilità di quanto accaduto, e chi, invece, non è riuscito a superare la ferita, e ha scelto di voltare pagina chiudendo la relazione.
A mio modo di vedere, si tratta di essere fedeli al proprio carattere; non bisogna forzarsi a restare, perché l’infelicità ci travolgerebbe, ma nemmeno agire d’impulso e mollare tutto per rabbia, perché anche in questo caso faremmo del male a noi stessi.
Credo che ognuno di noi sia passato attraverso questa esperienza dolorosa. Personalmente non potrei mai stare con un uomo che non amo e che non stimo, quindi, se mi dovesse tradire, mi farei comunque delle domande su me stessa, mettendomi in discussione, e non darei tutta la colpa al mio partner. Poi però valuterei se effettivamente sarei in grado di continuare a stare con lui. Se oltre al perdono, è ritornata in me la fiducia nei suoi confronti, allora resterei. Ma se invece non provassi più stima e fiducia nei suoi confronti, allora chiuderei. La fedeltà a me stessa è la prima cosa che valuterei nel fare una scelta.
E voi?
2 Lovely Comments
Ciao Laura, è sicuramente una scelta dolorosa quella di perdonare; deve valerne veramente la pena, altrimenti si rischia di soffrire ancora e di buttare via la propria vita. Ma un rapporto, se è vero e profondo, va difeso e costruito giorno dopo giorno. Il vero amore è questo.
Ciao Isa, se è vero amore, come dici tu, allora dobbiamo lottare fino in fondo. Perdonare fa parte di questa lotta 🙂 Ciao!